ISDN

ISDN (Integrated Services Digital Network) è una tecnologia relativamente nuova in quanto l’abbiamo vista nascere a livello sperimentale in Italia agli inizi degli anni 80 ma solo negli anni 90 ha visto la sua massima esplosione.
Tale linea è parte integrante della rete di disribuzione di cui si è parlato nella sezione RTG in quanto il suo scopo è proprio quello di digitalizzare la linea d’utente fornendo un accesso che nasce digitale già a casa nostra.
Tralasciamo naturalmente i dettagli riguardante i protocolli su cui si basa il suo funzionamento (esistono siti appositi per questo discorso gestiti, per esempio, da alcune università) per approfondire invece gli aspetti tecnici più pratici.

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Fig 1: Schema a blocchi di un’impianto ISDN con utilizzi sia analogici che digitali.

Un’impianto ISDN è costituito principalmente dalle seguenti parti:
-Attacco d’ Utente
-Linea in rame (la coppia)
-Borchia ISDN
-Impianto interno d’utente

L’attacco d’utente è situato presso la centrale telefonica, la linea è in pratica il doppino telefonico di rame, la borchia ISDN è la scatola che viene installata a casa dell’abbonato e l’impianto interno costituirebbe l’insieme delle prese e degli apparecchi collegati o da collegare alla borchia isdn stessa.
GENERALITA’

Le modalità di intervento per la realizzazione dell’impianto si dividono in:
-Attivazione della linea ISDN
-Trasformazione in linea ISDN

L’attivazione (nuovo numero telefonico) si esegue quando l’impianto nasce come nuovo , mentre la trasformazione (stesso numero di telefono originario) si esegue tutte le volte in cui si vuole far diventare ISDN un impianto normale analogico (POTS o PSTN) il quale può comunque ritornare come era in origine con l’operazione inversa .

Una borchia ISDN si divide a sua volta in 2 tipologie:
-Borchia NT1 Plus
-Borchia NT1 Base



Fig 2: Schema a blocchi di un’impianto ISDN con utilizzi solo digitali.

La Borchia NT1Base (NT sta per Terminal Network ovvero terminazione di rete) è equipaggiata da un’ingresso linea (interfaccia U) dove vi è collegata la coppia in rame che viene dall’esterno e da una doppia uscita Plug RJ45 (sarebbe lo spinotto 8 poli di plastica) ove si possono collegare solamente terminali ISDN puri.
Il terminale ISDN puro è identificabile da un’apparecchiatura che funziona solo a 4 fili e che può svolgere funzioni sia di semlice telefono ISDN che di modem ISDN che di centralino ISDN.



Fig 3: Schema a blocchi di un’impianto ISDN con utilizzi solo analogici.

La borchia NT1 Plus non è altro che una NT1 Base alla quale viene aggiunto un modulo adattatore, tale modulo aggiuntivo ha il compito di fornire in uscita oltre al classico doppio Plug ISDN RJ45 (8 poli) anche un doppio Plug RJ11 (6 poli) per l’utilizzo di terminali analogici BCA.
Il terminale analogico bca è identificabile da un’apparecchiatura che funziona solo a 2 fili e che può svolgere funzioni sia di semlice telefono (sirio, cordless, segreteria, combinatore per antifurto.. etc) che di centralino analogico.
Da non trascurare la caratteristica del multinumero, infatti ogni impianto ISDN può essere configurato con un massimo di 8 numeri; 1 principale e 7 aggiuntivi. Il numero principale è per intenderci un numero facente parte del Piano di Numerazione Generale mentre gli aggiuntivi prendono numerazioni fittizie che hanno ragione di esistere solo in presenza dell’impianto ISDN stesso e che vengono irrimediabilmente persi con la trasformazione in impianto originario analogico (POTS o PSTN).
Non dimentichiamoci, infine, di sottolineare che la linea ISDN ha la possibilità di sfruttare 2 canali telefonici a 64Kb/s utilizzabili anche in contemporanea.


PIU’ IN DETTAGLIO
Mentre nell’impianto realizzato con NT1 Base la possibilità di personalizzazione è da imputare esclusivamente all’utilizzatore (apparecchio ISDN, centralino ISDN,..etc) per l’impianto realizzato con NT1 Plus il discorso è diverso. E’ infatti possibile caratterizzare le prese analogiche a seconda delle esigenze.
Esistono principalmente le seguenti caratterizzazioni dei 2 derivati analogici:
Caratterizzazione delle chiamate in entrata
Caratterizzazione dei servizi STS
Caratterizzazione dei terminali in uscita
Caratterizzazione dei servizi aggiuntivi

CHIAMATE IN ENTRATA
Tramite apposita programmazione è possibile, oltre che far suonare in maniera diffusa le 2 derivazioni, anche fare in modo che le chiamate vengano distribuite in maniera preferenziale su una derivazione o sull’altra oppure distribuite in modo alternato (Con la prima chiamata squilla l’1, con la seconda squilla 2 , con la terza squilla1 ..etc). Ciò implica di fatto un funzionamento delle due derivazioni in Ricerca Automatica esattamente come previsto per le linee analogiche.
E’ inoltre possibile disabilitare una delle due derivazioni alla ricezione delle chiamate in modo che se una linea è impegnata ad una seconda chiamata in arrivo il telefono suoni occupato.

CARATTERIZZAZIONE DEI SERVIZI STS
E’ possibile avere a disposizione tutti i servizi STS (vedi sezione STS) quali l’avviso di chiamata, la disabilitazione a chiave numerica…etc ed è possibile dare i comandi di attivazione e di interrogazione con l’ausilio dei codici numerici e dei tasti asterisco (*) e cancelletto (#) , (vedi sezione STS).

CHIAMATE IN USCITA
Si può bloccare in uscita una delle due derivazioni o addirittura escluderle completamente dal servizio sia in uscita che in ingresso.

SERVIZI AGGIUNTIVI
E’ possibile attivare l’identificativo del chiamante e il servizio di segreteria telefonica centralizzato comandando le funzioni di attivazione o di verifica sempre tramite i tasti numerici del proprio telefono.